PERCHE’ LEGGERE: “SCEGLI CHI TI AIUTA” ?

INTERVISTA A: Federica Broccoli e Flavio Cabrini, autori di “Scegli chi ti aiuta” – Fai crescere l’azienda trovando le persone che condividono i tuoi sogni, un libro che affronta il tema della selezione del personale, con un approccio del tutto innovativo trasmettendo ai lettori una forte carica di  positività e ottimismo per il futuro. Attraverso un linguaggio semplice e con un pizzico di ironia, offre consigli pratici su come riuscire a trovare “persone di valore” capaci di sostenere l’imprenditore nella realizzazione delle sue mete. Non basta conoscere le “domande giuste” da fare in fase di colloquio…la selezione è un processo più ampio e complesso!

1) Il vostro libro “Scegli chi ti aiuta” a chi si rivolge e quale messaggio vuole trasmettere?

Oggi l’imprenditore ha bisogno di persone che lo aiutino. Il libro vuole essere un manuale pratico, un supporto per imprenditori, dirigenti e responsabili sul “dietro le quinte” del processo di selezione. Nasce dal desiderio di mettere a disposizione il nostro know how e l’esperienza acquisita sul campo aiutando gli imprenditori a trovare i “talenti” che collaboreranno con loro in azienda. Non troverete scrupolose descrizioni di tecniche infallibili e segreti per sostenere colloqui in “quarantanove secondi”, come spesso si legge nei libri che trattano di questo argomento. Non ci siamo soffermati infatti sulle metodologia di ricerca, le procedure di colloquio o l’analisi delle competenze. La selezione inizia eliminando tutte le “barriere” che allontanano le persone di valore dalle aziende e continua dopo averle assunte. Solo così l’imprenditore può trovare collaboratori in grado di condividere e realizzare i suoi sogni!

2) Sono già stati pubblicati molti libri sul tema della selezione. In che cosa il vostro libro è innovativo?

Una delle innovazioni più importanti contenute nel libro è presentare la selezione come un percorso che prevede un “prima”, un “durante” e un “dopo”. Il prima è la fase in cui si lavora per creare all’interno dell’azienda le condizioni favorevoli per attirare nuovi collaboratori. Nel durante si gestisce la ricerca e si scelgono i candidati utilizzando metodologie e tecniche appropriate. Il dopo concerne le attività necessarie a rendere le persone assunte pienamente produttive,  autonome e integrate in azienda. Nel libro ci siamo focalizzati sul prima e sul dopo, sono queste le fasi più cruciali. Molti processi di selezione naufragano perché manca la fase preparatoria (il prima) o quella successiva all’assunzione (il dopo) o entrambe. Raramente falliscono a causa di un dettaglio tecnico o procedurale (il durante).

3) Nel vostro libro, a un certo punto, affrontate temi che coinvolgono l’intera azienda e la gestione delle risorse umane. In che modo questi temi hanno a che vedere con le attività di selezione?

Dopo molti anni di esperienza sul campo, ci siamo resi conto che la selezione è un processo che viene fortemente influenzato dalle dinamiche interne all’azienda. La novità più importante che offre il libro è lo sviluppo di una chiave di interpretazione di queste dinamiche. Si tratta di una MAPPA che propone vari modelli di azienda; ogni imprenditore potrà riconoscere la propria azienda in uno di essi e, di conseguenza, individuare il livello di “attrazione” che esercita nei confronti dei talenti e capire come agire per potenziarlo. Si tratta di un vero e proprio viaggio alla riscoperta della propria azienda, che consente di individuare le leve su cui agire per renderla più efficace e attraente nei confronti del mercato e delle persone di valore.

 

4) “Scoperto il dna del talento”…anche voi, come tanti oggi, parlate di talenti. Ciò significa che “una persona normale” non avrà speranze nel mondo del lavoro?

No, anzi. L’errore, in realtà, è proprio questo: le imprese, spesso, cercano “individui straordinari” nella speranza di cambiare le sorti del business in una settimana.

In realtà i veri talenti per le piccole e medie aziende sono semplicemente persone che condividono i valori dell’impresa, lavorano con passione e hanno un atteggiamento “no problem”. Sono coloro che riescono a far pensare all’imprenditore che “si può fare”.

Quindi il talento è un individuo prezioso perché fa sorridere l’imprenditore e gli consente di guardare al futuro con positività.

 

5)  Che futuro vedete per le aziende e per i collaboratori?

Vediamo un futuro positivo per le persone e le aziende che sapranno incontrarsi.

Le persone di valore cercheranno sempre più aziende che esprimano la loro visione del mondo. E avranno successo le aziende che sapranno offrire “un sogno” ai propri collaboratori legandoli a sé nel tempo, promuovendo iniziative e progetti che permettano alle persone di partecipare attivamente alla vita aziendale e di “vincere”.

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